Presentazione
Durata
dal 1 Settembre 2024 al 31 Ottobre 2024
Descrizione del progetto
Nell’ambito delle finalità del progetto, ogni scuola ha organizzato liberamente giochi di aggregazione qui di seguito descritti.
Scuola Primaria di Azeglio
I giochi della gentilezza sono stati svolti da tutti gli alunni del plesso al fine di favorire la socializzazione e il mutuo aiuto tra bambini di diversa età. Si sono svolti giochi di movimento e collaborazione in cortile e, come attività conclusiva, ogni alunno ha costruito un “aeroplano della gentilezza” sul quale è stato scritto un messaggio gentile per i compagni.
Scuola Primaria di Vestignè
Classe seconda
– Indovina la voce gentile.
I bambini hanno formato un cerchio al cui interno è si è sistemato un alunno “bendato ” (con l’ausilio delle proprie mani). Il suo compito è quello di indovinare il nome del bambino che pronuncia una parola gentile. Se il nome è corretto il compagno si avvicina facendogli un gesto gentile , altrimenti tutti i compagni in coro pronunciano la stessa parola gentile.
Classe terza
– Un tesoro unico.
Il gioco mira a far riflettere i bambini sul valore della loro identità e a fare apprezzare le loro qualità uniche. Ogni bambino riflette sul fatto che ciascuno ha caratteristiche speciali che lo rendono prezioso.
Materiale necessario. Una scatola, fogli di carta colorata, pennarelli e matite colorate, uno specchietto e materiale vario per decorare, cartoncini con delle domande scritte.
Preparazione. Metti un piccolo specchio all’interno della scatola. Disponi i fogli, i colori e il materiale per decorare sul tavolo. Prepara dei cartoncini con domande e riflessioni, come ad esempio:
. Qual è una cosa che ti piace di te stesso?
. Qual è un talento o una cosa che sai fare bene?
. Racconta un momento in cui ti sei sentito speciale
Svolgimento del gioco. La maestra introduce il gioco parlando del valore dell’unicità di ogni persona e di quanto sia importante apprezzarsi come si è.
La ricerca del tesoro. I bambini a turno vengono chiamati a cercare il tesoro dentro una scatola. Quando aprono la scatola trovano all’interno uno specchietto in cui si riflettono e capiscono che il tesoro sono proprio loro.
In seguito ogni bambino prende un foglio e un cartoncino con una domanda: rispondono alla domanda, scrivendo o disegnando qualcosa di sé che apprezzano. Poi decorano il foglio con materiale vario messo a disposizione facendolo diventare il più bello possibile, come un tesoro personale.
Condivisione. Ogni bambino ha l’opportunità di condividere con il gruppo la sua riflessione mostrando il proprio tesoro e spiegando cosa lo rende speciale.
Conclusione del gioco. Si mettono insieme tutti i fogli colorati in un grande collage che rappresenta la diversità e l’unicità del gruppo. Si conclude dicendo quanto sia importante ricordarsi sempre del proprio valore e apprezzare le proprie caratteristiche uniche.
– Facciamo squadra
Inizialmente gli alunni in coppia, accertandosi che ogni alunno faccia coppia con tutti i compagni, si muovono nello spazio con un foglio di giornale in mano con sopra una pallina con lo scopo di non farla cadere. Finito il giro si uniscono tutti i fogli e e si sistemano sopra tutte le palline. Insieme, tutta la classe, tenendo il grande foglio, si muove ora nello spazio sempre senza far cadere le palline nè strappare il foglio. In classe si esegue poi un disegno e si risponde ad alcune domande di riflessione sull’esperienza vissuta collaborando tra compagni.
Classe quarta
– Indovina chi?
Prima di ascoltare un racconto, i bambini vengono introdotti all’argomento con domande guida: Cosa vuol dire essere gentili? Quali sono i modi per essere disponibili e gentili?
In seguito si procede con la lettura dell’albo illustrato “I COLORI DELLA GENTILEZZA”.
Al termine si riflette insieme sul significato del racconto, toccando i seguenti aspetti:
– inferenze sull’argomento
– ricerca di modi gentili
– il puzzle della gentilezza.
Dopo aver ascoltato il racconto e in seguito alle riflessioni sull’argomento i bambini sono invitati a scrivere su un foglio, che ha come disegno un pezzo di puzzle, un messaggio di gentilezza. Il messaggio deve essere anonimo perché il gioco consiste nell’indovinare chi è l’autore di quel pezzo di puzzle e del messaggio gentile che contiene. Alla fine i pezzi del puzzle si incastrano tra di loro e formano il Muro della gentilezza.
Classe quinta
Sono stati realizzati dei disegni attraverso la metodologia del coding (ogni alunno ha interpretato il tema a modo suo), successivamente il foglio è stato diviso in diverse forme per poi essere ricostruito, come un puzzle.
Disegno 1: al centro ci sono due mani che si stringono, una con la pelle chiara ed un’altra con la pelle scura; indica che l’inclusione deve avvenire nonostante il colore della pelle. Nella parte superiore un cuore unisce la bandiera russa con quella dell’Ucraina, mentre nella parte inferiore compare la parola inclusione.
Disegno 2: due mani a forma di cuore circondano il mondo; questo sta a significare che ognuno di noi si deve sentire incluso in qualsiasi luogo si trovi.
Scuola Primaria di Bollengo
Classe prima
– La ragnatela delle parole gentili
Dopo una riflessione collettiva sul significato della parola gentilezza, gli alunni sono invitati a sedersi in cerchio intorno ad un cartellone. L’insegnante consegna ad un alunno un gomitolo di lana ed egli deve lanciarlo ad un compagno dicendo una parola per lui gentile. Di volta in volta sono coinvolti tutti gli alunni e si forma la ragnatela delle parole gentili, che viene appesa alla parete della classe.
Classe terza
Dopo una discussione collettiva sul significato e sull’importanza della gentilezza, i bambini si sistemano a coppie nel laboratorio di informatica e effettuano un lavoro di sintesi con Word Art, un’applicazione gratuita che consente di realizzare nuvole di parole, utile per visualizzare attività di brainstorming. Scelgono la forma, il carattere e i colori della propria ”cloud”. Una volta inserite le parole, i bambini mettono al primo posto la definizione ritenuta prioritaria, in modo da metterla in evidenza.
Tutte le nuvole vengono stampate e condivise con i compagni, infine incollate sul cartellone “ nuvole di gentilezza”.
Scuola primaria di Caravino
-Caccia al tesoro
1. Produzione con i bambini le parole della gentilezza su carta;
2. Svolgimento della caccia al tesoro presso i locali della scuola, cercando le parole nascoste;
3. Si incollano tutte le parole gentili sul sacco
Scuola primaria di Cossano
Produzione di un cartellone con i ragazzi e discussione su cosa vuol dire essere gentili nella vita quotidiana di un bambino.
Creazione di una scatola in cui inserire bigliettini contenenti le azioni gentili svolte o che vorrebbero svolgere.
Settimanalmente la scatola verrà aperta e si avvierà una riflessione sul contenuto individuato.
Obiettivi
Il progetto intende sensibilizzare gli alunni al significato ed alle finalità della gentilezza, dell'inclusione, della fiducia e del sostegno reciproco.
Luogo
Via Riccardi 2, 10010 Albiano d'Ivrea (TO)
Via XX Settembre 33, 10010 Azeglio (TO)
Via delle Scuole 2, 10012 Bollengo TO
Via Alpina 17, 10010 Caravino (TO)
Via Perrone 26, 10010 Cossano Canavese (TO)
Piazza Lucca 15, 10010 Piverone (TO)
Viale C. Torazzi snc, 10030 Vestignè (TO)
Partecipanti
I bambini della Scuola dell'infanzia di Albiano e gli alunni di tutte le scuola primarie dell'Istituto.